Storia di Tavenelle |
Situato sulle colline che stanno a cavallo tra Val di Pesa e Val d' Elsa, ha una estensione di 56,98 chilometri, con altitudini che superano i 400 metri; il capoluogo è posto a 389 metri di quota. É compreso per circa la metà nel Chianti Classico. Confina con i comuni di San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Val d' Elsa, Certaldo, Montespertoli. Storia del TerritorioL' antichità della zona di Tavarnelle è attestata dai ritrovamenti avvenuti in più epoche presso la pieve di san Pietro in Bossolo (o in un Pisside, da pixis = cassa del fisco, deposito di denari) dove, tra l' altro, fu scavato anni addietro un edificio battesimale separato dal corpo della chiesa, nonché delle stratificazioni toponomastiche. Il territorio era anche attraversato da quella importante strada di origine romana che univa Firenze a Siena e che, mantenuta tale funzione, troviamo nel Medioevo sdoppiata in due itinerari: uno, il principale, per Tavarnelle e Barberino raggiungeva la via Francigena a Poggibonsi (e quindi Siena e Roma), l'altro con andamento di crinale, abbreviava il tragitto per Siena attraverso Sambuca, San Donato in Poggio e Castellina. Il primo ramo detto "strada reggia romana", favorì lo sviluppo degli abitanti di Tavarnelle, Borghetto e Mocale che, sotto il profilo demografico, finirono per costruire l' agglomerato più consistente della Lega di Barberino, tanto che vi sorse il convento francescano di Santa Lucia, la cui chiesa gotica, restaurata, costituisce la parrocchiale del Capoluogo. In realtà Tavarnelle ha acquistato importanza solo in epoca abbastanza recente e il territorio comunale che ora gli fa capo è stato staccato da quello di Barberino Val d' Elsa soltanto nel 1892.
Sul secondo ramo si sviluppò il borgo
di Sambuca, presso un antico ponte sulla Pesa e con un' osteria di origine medievale, ma soprattutto il castello di San Donato in Poggio ("de pocis"), sorto presso la omonima pieve, appartenuto ai conti Guidi e divenuto una consistente borgo minuto di mura e di porte entro il quale emergono vari edifici medievali, la chiesa gotica di Santa Maria della Neve e il rinascimentale palazzo Malaspina, che divenne il più importane centro della Lega dopo
Barberino.
Oratorio di Santa Maria a Pietracupa
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